Francesca Greco

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Mentre questo scatto(1) si fissava indelebile alla pellicola chi avrebbe detto quanti chilometri avrebbe fatto in bici! Il germe di una passione è dentro di noi o ci rapisce l'atmosfera che ci circonda? Si racconta della prozia che a novant'anni andava in bici, e a Vittorio Veneto, dove abitava, o erano salite o erano discese. C'è una foto del nonno in bicicletta e pare che anche il papà si sia cimentato. Certo è che avendo per casa costanti le bici del fratello, Tuttomtb e Bici da Montagna nonché gli amici che parlano solo di quello, il coinvolgimento è quasi inevitabile. Così Francesca a 11 anni con la sua mtb, non proprio tale, bici in spalla sale per le ripide piste da sci dell'Aceno dicendosi " da dove riuscirò a salire riuscirò anche a scendere". I segni sulle gambe e braccia le insegnarono che le cose non stavano esattamente così. In questa foto, era il 94', la vediamo quale gregaria a rincorrere per passare la borraccia. Di lì a qualche anno, complice il fidanzato ancor più appassionato, avrebbe corso lei. Questi sono i trofei, altri premi sono stati digeriti da tempo. Ok, spesso era una sfida a due, ma nel tennis non va sempre in questo modo? Qui siamo nel 200X, con il numero 117 all'ultima prova del campionato regionale. In gara guadagnava secondi in discesa, spesso però nelle successive salite veniva ripresa. In quell'occasione l'arrivo fortuitamente fu sistemato in fondo alla discesa. Attaccò sul primo ripidone ma cadde e lo stesso avvenne al giro successivo ma il traguardo era vicino e i secondi guadagnati ormai erano tanti. Quel giorno indossò la maglia di campione regionale(3). Sì campione, così c'è scritto sulla maglia.
Alle gare si alternavano i viaggi per gli spot ciclistici d'Europa alla ricerca di un mountain biking ideale. Poi inventarono i Carbonari e il loro modo speciale di andare in bici, quello che lei aveva sempre cercato. L'hanno coinvolta in un paio di edizioni del Sellaronda, ma ormai da vera carbonara sale in montagna con un solo obiettivo, scendere nel modo più divertente possibile.
Che si sia trattato di impervia salita o divertenti discese, questi quindici anni sono stati una una splendida avventura. Il resto del sentiero ci regalerà altre salite ed altrettante discese da affrontare, insieme.

Giovanni Forte

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