Ivan Viggiani

Ho iniziato circa 16 anni fa nel lontano 1990 con una Bottecchia Wild Nature tutta montata Deore LX.
Ricordo che, comprando delle riviste specializzate, lessi che su una mountain bike si potevano montare le forcelle ammortizzate e così a dicembre dello stesso anno arrivarono una treck DS2 ed i 525 Spd. Da allora ne è passato di tempo ed i telai e le forcelle che sono passati sotto le mie bici non li ricordo neanche più.
Le biciclette le ho sempre assemblate da solo e da qualche tempo costruisco e modifico forcelle, supporti freno, leve, raggi e tutto ciò che può venire in mente guardando una moderna mountainbike.
Ma veniamo alla vita "in sella": Dopo i primi anni con escursioni prevalentemente su asfalto ed in compagnia di mio fratello, nel '95 con un collega dell'AM (Nicolais Proroga) iniziai a fare del "vero" fuoristrada. Il nostro territorio di caccia era Monte Nuovo e durante una di queste uscite incontrammo quello che sarebbe stato il mio compagno di merende per le uscite in bicicletta da allora ad oggi: Stefano Brogelli (penso che per Stefano incontrarmi sia stato un danno non da poco, visto i soldi che ha speso per la biga da allora!!!!!!) ed il resto è..........storia!
Veniamo a me: mi piace fare fuoristrada ma ciò che mi affascina, a parte l'aspetto tecnologico del mezzo "bicicletta", è la parte ludica dell'andare in bici.
E' vero, un tempo sono stato ciclista da tutina attillata (quando me le potevo permettere) e attacco da centotrentacinque gradi sette centimetri più basso della sella, ma il germe del freeride (per me andrebbe meglio "cazzaro") l'ho sempre avuto dentro (sarà per gli esordi in mtb o per i tre anni di motocross), tant'è che un paio di anni fa è bastato un Dvd, "Jib", per farmi cambiare modo di pedalare (o meglio non pedalare). .
E adesso come va..... beh, è un pò come se avessi ritrovato lo spirito primitivo che mi spingeva tanti anni fa ad andare in bici e finche va bene......continuerò così.